… Ravioli di ricotta e spinaci

Adoro questo piatto … amo la ricotta è uno di quei latticini che in abbinamento con verdura e frutta non stona mai … questo piatto è un piatto della memoria infatti mi ricorda una mia amica, che purtroppo non c’è più, a cui piacevano molto e sapeva farli in modo sublime … e mi diceva sempre “invitare qualcuno a pranzo vuol dire dare felicità a questa persona durante le ore che egli passa in casa mia” … ed ecco che dopo averle raccontato questo aneddoto, Jessica, per farmi una sorpresa li ha preparati per me … grazie JV!

Ravioli di ricotta e spinaciFB_IMG_1538053909483.jpg

Ingredienti per 6/8 persone:

  • 500 gr di farina 00
  • 5 uova intere
  • 500 gr spinaci freschi
  • 1 cipolla bianca
  • 250 gr ricotta vaccina
  • 100 gr di grana grattugiato (più quello necessario per il condimento)
  • 200 gr di burro
  • sale, pepe, olio evo q.b.

Procedimento:

Mettere su di una spianatoia la farina, formare una fontana molto larga. Rompere al suo interno le uova e aggiungere il sale. Iniziare a lavorare l’uovo all’interno dellaFB_IMG_1538053897060.jpg fontana, immagazzinando poco per volta la farina. Continuare ad impastare, spingendo con il palmo della mano e riavvolgendo l’impasto con le dita. Se la pasta è appiccicosa, quindi troppo umida, aggiungere poca farina e impastare ancora. Al contrario, aggiungi un goccio di acqua. Dopo 10 minuti che hai impastato, la pasta dovrà essere omogenea nel colore, molto liscia, quasi setosa, al tatto. A questo punto avvolgi la pasta nella pellicola e fa riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.

Nel frattempo prendere gli spinaci e farli appassire in padella con la cipolla tagliata a fettine sottili con un filo d’olio, sale e pepe. Una volta pronti, strizzarli e tritarli, aggiungere il formaggio grattugiato e infine la ricotta.

Riprendi la pasta, tagliane un terzo e riavvolgi la restante parte. Stenderla a mano o con la macchinetta e quando la sfoglia è diventata sottile metterla da parte a riposare coperta da uno strofinaccio, poi stendere anche le altre 2 parti.

Con una rotella da pasta formare tanti quadrati uguali, mettere al centro un cucchiaino di impasto, richiudi la pasta sopra l’impasto, dando la forma che si preferisce.

Cuocere i tortelli in abbondante acqua bollente salata per circa 10 minuti, scolarli e condirli con abbondante burro fuso e grana grattugiato.

 

 

 

 

 

 

 

La storia del raviolo si perde nel tempo, lasciando ai posteri solo alcuni cenni sulle sue origini.  In Piemonte e nella zona del pavese una sua forma di dimensioni ridotte viene denominata “agnolotto” (o agnellotto), mentre è più facile sentir parlare del “tortello” (o “tortellino”) in Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna, “pansotti” in Liguria, “anolino” nel piacentino e nei dintorni di Parma, “cappellaccio” nel ferrarese. Dietro ad ognuno di questi nomi, si trova  un diverso procedimento o un diverso impasto o ancora (soprattutto) diversi ripieni. Ed è proprio questo che li rende speciali: la loro stessa presenza a macchia d’olio sul territorio italiano testimonia la persistenza di una tradizione antica che, nonostante le dovute differenze, non si è mai estinta.

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